
VINNIE COLAIUTA, IL GROOVE DI UN MITO VIVENTE
Vinnie Colaiuta è considerato il batterista più versatile e completo al mondo. E se sei un batterista, il groove che esce fuori dalla sua batteria difficilmente riuscirai a dimenticarlo. Oggi scopriamo quali sono gli attrezzi del mestiere di questo mito vivente.

Vinnie Colaiuta è quello che si dice una pietra miliare. Un batterista incredibile, che nella sua sfolgorante carriera ha collezionato innumerevoli collaborazioni nei più disparati generi musicali. Vinnie, infatti, riesce a suonare con grande maestria pop, jazz, rock, R&B e molto altro, sia in studio che live. La sua storia è già leggenda, punteggiata di eventi che hanno contribuito a costruire il suo personaggio.
Panorama di una vita da mito
La parabola di Vinnie Colaiuta ha dell’incredibile. Dopo gli studi alla Berklee School of Music, lavora con Frank Zappa e suona con Joni Mitchell. Successivamente, si stabilisce a Los Angeles nel 1983, e lì lavora per 7 anni come turnista nei più importanti studi di registrazione.
Nel 1990 incontra Sting con cui condivide il palco, fino a registrare il suo primo disco a suo nome nel 1994.
Di lui si dice che sia alla mano e sorridente, che considera la batteria come la vera protagonista della sua carriera e di tutta la sua vita. Una vera e propria prosecuzione delle sue braccia che lo ha letteralmente trascinato nell’Olimpo dei migliori batteristi di tutti i tempi. Ma di cui lui si prende pochissimi meriti perché – dice – “essere un batterista è stato un dono d Dio”.
La batteria, una missione
Un dono di Dio, si diceva. È quello che Vinnie Colaiuta afferma sempre quando ripensa alla sua carriera e al suo rapporto con la batteria. Sentire la necessità di mettere a frutto l’incredibile talento che ha ricevuto e richiamare intorno a sé persone che ascoltano e che lo seguono. È quello che lo fa sentire bene e gli da’ l’impressione di essere sulla strada giusta, sempre e comunque.
Ecco cosa vuol dire avere per missione la batteria.
Ma una missione così impegnativa non si può affrontare senza gli strumenti giusti. Nella sua lunga carriera, Vinnie Colaiuta è stato uno sperimentatore, un perfezionista, un artista anche nello scegliere il suo kit ideale. E se ogni musicista si affeziona ai suoi attrezzi del mestiere tanto da creare una cassetta personale in grado di accompagnarlo sui più grandi palchi del mondo così come nei club e negli studi di registrazione, Vinnie non fa eccezione. Con la sua anima dalle mille sfaccettature, ha scelto strumenti diversi per regalare atmosfere diverse.
Come fa un vero missionario della batteria.

Il Kit – mito di Vinnie Colaiuta
Vinnie Colaiuta suona soprattutto batterie Gretsch, le sue preferite. Per un batterista che afferma che i tamburi siano la sua voce, prendersi cura dei dettagli è un dovere. La scelta dei suoi strumenti è minuziosa. Per questo motivo, spesso Vinnie abbina i brand Gretsch e Zildjian, con cui raggiunge la qualità eccellente di cui è sempre in cerca.
In particolare, i piatti Zildjian sono una costante da moltissimo tempo, praticamente fin dagli inizi.
Ma probabilmente il kit più famoso di Vinnie è questo:
- la serie A-Custom;
- Hi Hat da 13″ o 14″;
- Splash da 8″ o 10″
- Crash da 15″ e 17″;
- Ride da 22″.
Per lui, la serie A è superlativa, caratterizzata da una tonalità trasparente che non invade il resto della musica.
Espandere il proprio kit, poi, è una questione estremamente personale. Molto dipende dal tipo di musica che si suona.
Ma cosa consiglia in merito Vinnie? Secondo il suo parere, un rullante piccolo ed un Hi Hat piccolo possono già dare colori nuovi e sensazioni non ancora sperimentate. E ancora, uno splash ed un china, ed eventualmente un terzo crash più leggero ma grande da mettere al fianco del ride per un utilizzo con i mallets.
Così, il set si arricchisce e si completa per avere il massimo della versatilità.
Il segreto di un batterista: specializzarsi
Ma, al di là degli strumenti, per Vinnie Colaiuta la cosa più importante per un batterista è specializzarsi.
Troppi batteristi vorrebbero essere i migliori in tutti i generi contemporaneamente. Ma essere dei grandi batteristi non significa suonare una gran quantità di stili.
La cosa importante, secondo Vinnie, è come gli stili vengono suonati.
La passione è la strada della qualità, ma non solo. Anche l’amalgama della band è una componente fondamentale. E tra le mille cose che Vinnie ha imparato nel corso della sua straordinaria carriera c’è anche quella di ascoltare ciò che fanno gli altri musicisti della band e mostrare sicurezza in sé stessi senza essere troppo aggressivi.
Da qui, un batterista deve cominciare a lavorare sulla propria identità, senza cadere nell’emulazione.
Come si affrontano, quindi, stili diversi?
Cercando di entrare dentro la musica. Abbiamo visto Vinnie Colaiuta portare in giro il proprio kit standard senza per forza cercare effetti speciali .
Questo – dice lui – vale anche per il famoso “Vinnie Stuff” (Il Tocco di Vinnie). Ma Vinnie non sempre accetta, soprattutto se il pezzo in questione non ne ha bisogno.
Notevole, per un batterista del suo calibro, no?

Riscaldarsi prima della performance: la tecnica di Vinnie
Prima di un concerto, in genere, Vinnie scioglie le mani con dei semplici esercizi sul pad, singles, full stroke singles, doubles. Poi passa alle gambe, sciogliendo la muscolatura con un piccolo esercizio punta-tallone. Ma non eccede mai, per non rischiare di avere dolori durante lo show.
Vinnie Colaiuta e Gretsch: storia di un amore
Vinnie lo dice sempre: il mio suono è Gretsch, sedermi dietro a una batteria Gretsch è stare a casa.
Conosciamo già l’ottima qualità di tutti i prodotti di questa casa antichissima, nata nel 1883. Ma ancora una volta la coppia Vinnie – Gretsch ha fatto scintille con il drum kit appositamente ridisegnato per il grande tour “Rock Paper Scissors” di Sting + Peter Gabriel” del 2016.
Sotto le indicazioni di Colaiuta, questo Gretsch Custom Kit, assemblato a mano nella sede del marchio in Sud Carolina, include:
- tom da 7×8, 7×10 e 8×12 pollici;
- timpani da 14×14″, 16×16″ e 18×18″;
- una cassa 18×22″;
- rullanti 5×14″ e 5×12″.
Il tutto è montato su un rack DW Drums, altro grande brand USA.
Vinnie adotta anche il doppio pedale 9002, lo stand per Hi Hat 9500, quello per rullante 9300 e lo sgabello 9120M.
Il groove dei sogni è servito.