15 novembre 2023
“Worlds Beyond” è il nuovo album del bassista e compositore pugliese Antonello Losacco, edito dalla GleAM Records, disponibile in CD e digital download/streaming e distribuito da IRD International e Believe Digital. L’album è stato prodotto con il supporto di Puglia Sounds all’interno della “Programmazione Puglia Sounds Records 2023” – Fondo Speciale Cultura – Calendario Unico Regionale 2023, operazione finanziata a valere sul “Fondo Speciale per la Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40 art. 15 comma 3”.
Il nuovo lavoro di Antonello Losacco ha un forte legame con la sua precedente produzione discografica e in particolare con l’ultimo album “Respira” (GleAM Records, 2022/IRD). Ad ispirare le composizioni alcune suggestioni che affascinano l’autore: la percezione del tempo, le misteriose emozioni e sensazioni dietro uno sguardo, i mondi al di là della comprensione umana, indescrivibili a parole. Lo stile compositivo ha una forte componente descrittiva e si rifà a sonorità cinematiche, che si intrecciano con il jazz europeo e contemporaneo, mantenendo una spiccata vena melodica e una ricercatezza formale e timbrica negli arrangiamenti.
La formazione presente nell’album è composta da un trio di base: Antonello Losacco con il basso a sette corde, Vitantonio Gasparro al vibrafono e Vito Tenzone alla batteria. La texture sonora proposta è unica, laddove l’intreccio delle sonorità del vibrafono e della batteria incontrano le grandi potenzialità armoniche, melodiche e ritmiche del basso a sette corde (strumento raro e dal registro molto ampio) in un continuo scambio circolare. Al trio si aggiunge il sax soprano di Roberto Ottaviano (tracce 1, 4 e 9) e la voce di Badrya Razem (traccia 4).
Questi i brani compresi nella tracklist:
Here and Now. Probabilmente il manifesto programmatico dell’intero album: “Qui e adesso”! Una descrizione di un preciso momento nella vita artistica dell’autore, una sintesi compositiva, improvvisativa e un punto di partenza per inaugurare una nuova dimensione creativa, strettamente coerente però con il percorso alle spalle. Come per “Respira” ritorna il concept della colonna sonora: elementi melodici e armonici ricorrenti, presenti in due brani dell’album, atti a rievocare qualcosa di familiare nell’ascoltatore.
Guarda lontano. È una sorta di scherzo, una forma melodica ricorrente che si sposta tra le tonalità. Un brano dalle atmosfere positive e solari. Un invito a spingere lo sguardo verso l’orizzonte.
Devo andare. Con questa espressione si possono accogliere tanti scenari. Qui è affrontato il tema della scelta. Il “devo andare” come il prendere una direzione, anche non facile, ma necessaria. Le armonie e lo sviluppo melodico del brano, ancora una volta, suggeriscono atmosfere cinematiche e leggermente malinconiche, cercando di evocare il sapore allettante, misterioso e passionale del “sé” e la dimensione rassicurante e positiva della propria via intrapresa.
Clouds & Trees. Alberi e nuvole, il verde, l’azzurro, il bianco e il grigio. Un’altra forte presenza tra le ispirazioni dell’autore è la natura e il legame che l’uomo ha con essa. Il vento che muove le fronde, grandi nuvole estive che si stagliano nel cielo come sculture sinuose e monumentali, il profumo della macchia mediterranea, della salsedine, l’eco del mare mosso. Una melodia cantabile, su un ritmo serrato, per terminare con una sorta di mantra melodico solare e sognante, arricchito dalla voce unica del soprano di Roberto Ottaviano, in un crescendo emozionale.
I Tuoi Occhi. È l’unico brano dell’album già edito nel precedente disco “Respira” (lì proposto con arrangiamento per quartetto d’archi, pianoforte e basso a sei corde). Questo brano per certi versi racchiude una sintesi dell’universo compositivo ed emozionale dell’autore. Le melodie si stratificano e le parti ritmiche apparentemente contrastanti coesistono, avendo senso singolarmente, ma completandosi a vicenda nel flusso incessante del brano. Un piccolo viaggio nel mondo che si nasconde dietro uno sguardo.
La Doppia Ora. A quanti di noi è capitato di guardare l’orologio nel momento esatto in cui ore e minuti hanno la stessa cifra? Qui l’autore ha immaginato lo svolgersi di una storia, in quel piccolo frammento di tempo. Il brano si apre con una nota ribattuta, come lo squillo di un telefono che attende risposta, e poi una corsa, comincia così questo episodio… il resto è da immaginare e interpretare liberamente.
Havona. Unico brano non a firma dell’autore; una composizione leggendaria di uno dei geni musicali del Novecento, il bassista Jaco Pastorius, resa celebre dal gruppo Weather Report. Un brano ricco di groove e interplay, in cui le doti solistiche dei tre componenti del trio si esprimono in un arrangiamento dall’andamento afro latin e dalla dinamica incalzante.
L’attesa. Una sorta di danza fluttuante e calma, come una spirale di fumo nell’aria nebbiosa. Torna ancora una volta il concetto del tempo, così soggettivo e aperto a mille letture. Nel brano si delinea la condizione dell’attesa, quel limbo nel quale ognuno di noi si è trovato almeno una volta nella vita, uno spazio in cui pensieri, preoccupazioni, ricordi e proiezioni si incontrano dialogando. Una vignetta dal sapore notturno, leggermente malinconica, ma anche ovattata, nostalgica e rassicurante.
Autumn Tales. Un duetto tra sax soprano e basso a sette corde. Il basso è suonato come un’arpa, crea un tappeto sonoro ipnotico, sul quale la melodia dal sentore epico è affidata al soprano. Come succede spesso nella musica di Losacco, scrittura e improvvisazione dialogano e a volte appare difficile distinguere l’una dall’altra. Ottaviano impreziosisce il brano con un bellissimo assolo evocativo perfettamente coerente con l’ambientazione “paesaggistica” del brano.
INFO
www.gleam-records.com
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L’articolo Antonello Losacco
Worlds Beyond
GleAM Records, 2023 proviene da JAZZIT MAGAZINE – BIMESTRALE DI MUSICA JAZZ.